
Quando pensiamo alla cottura su un fuoco di legna, l'immagine che spesso ci viene in mente è quella di grigliare direttamente sulla brace. Tuttavia, dopo oltre dieci anni di pratica del bushcraft, bivacco e cucina all'aria aperta, abbiamo felicemente scoperto l'ampia gamma di possibilità che la cottura in un calderone può offrire.
I limiti della griglia: varietà limitata e grassi bruciati
Grigliare sul fuoco ha un fascino innegabile... ma presenta anche diversi svantaggi importanti:
- Siamo limitati a metodi di cottura a secco: carne, pesce, verdure, e dobbiamo preparare i contorni in anticipo, che spesso vengono riscaldati in una semplice padella di alluminio. Questo limita notevolmente la varietà dei piatti cucinati.
- È impossibile cuocere il pane in casa, quindi bisogna rassegnarsi a mangiarlo inzuppato, dopo averlo portato in giro per ore in uno zaino.
- I grassi animali cadono sulla brace, producendo fumo contenente sostanze potenzialmente cancerogene.
Il Calderone: una cucina più varia e sana
Il calderone aggiunge una vera diversità e un tocco di originalità alla cucina a legna, offrendo un'alternativa sana alla griglia.
Con un buon calderone puoi:
- Crea innumerevoli ricette: zuppe, stufati, brodi, piatti a fuoco lento...
- Cuocere il pane e persino le torte.
- Evitare grassi bruciati e sostanze cancerogene.
È un vero ritorno a una cucina ancestrale e rustica, ma incredibilmente ricca e creativa.

Ghisa, ferro o rame: quale materiale per un calderone?
Il materiale del calderone gioca un ruolo cruciale nella qualità della cottura. Ecco un confronto tecnico basato sulla nostra esperienza:
- Ghisa :
Ottima distribuzione del calore
Elevata inerzia termica: immagazzina calore e lo rilascia lentamente e uniformemente
Ideale per cotture lunghe e lente e per sobbollire.
Altamente resistente al fuoco del legno e all'uso intenso
Può durare decenni se adeguatamente mantenuto (stagionatura).
- Ferro :
Leggero ma si riscalda troppo velocemente, si raffredda velocemente
Meno uniforme: rischio di ustioni localizzate
Altamente suscettibile alla corrosione
- Rame :
Ha un'eccellente conduttività termica, ma si raffredda molto rapidamente. Reagisce agli alimenti acidi (pomodori, aceto) e spesso richiede un rivestimento di stagno per impedire la migrazione del rame negli alimenti.
Troppo fragile per la cottura diretta sulla brace.
Costoso e non adatto al bushcraft
👉 Verdetto: la ghisa è il materiale migliore per cucinare in un calderone all'aria aperta.
👉 Importante: Richiedi una ghisa conforme agli standard europei per il contatto con gli alimenti!
Che dimensione di calderone dovrei scegliere?
La dimensione del calderone è fondamentale a seconda dell'uso previsto. Abbiamo testato diverse dimensioni ed ecco i nostri risultati:
- 6 litri :
Permette di cucinare un pasto completo per 2-4 persone (stufato, zuppa e persino pane)
Abbastanza grande da poter essere mescolato bene, senza che trabocchi.
Non troppo pesante, trasportabile anche in campeggio.
Compatibile con luci piccole e discrete.
- Meno di 4 litri:
Troppo piccolo per cuocere a fuoco lento o cucinare per 2-3 persone
Bollitura rapida, temperatura difficile da stabilizzare e volume ridotto non consentono tutte le ricette
Non adatto a piatti rustici e sostanziosi. Impossibile fare il pane.
- Più di 8 litri:
Troppo pesante, difficile da trasportare.
Necessità di un fuoco più grande e più intenso.
Ideale per grandi raduni ma non per bivaccare.
👉 La dimensione da 6L è la nostra dimensione di riferimento per una cucina varia, mobile e generosa.
Con o senza piedi? Il dettaglio che cambia tutto
Quando si sceglie un calderone, spesso ci si chiede: con o senza piedini? Ecco il nostro feedback:
- Calderone senza piedi:
Richiede un treppiede e una catena di sospensione.
Più difficile da stabilizzare, soprattutto su terreni irregolari.
Installazione più lunga e macchinosa.
Più adatto per un'installazione semi-fissa (campeggio, giardino)
- Calderone con 3 piedi:
Massima stabilità : appoggia direttamente sulla brace
Non è richiesto alcun treppiede o sospensione
Ideale per semplici falò
Migliore contatto con il calore della brace, soprattutto per pane o stufati.
👉 Per una cucina mobile da bushcraft, il calderone a 3 gambe è una scelta ovvia.
La nostra conclusione sul campo
Dopo oltre 10 anni di cucina all'aria aperta, la nostra scelta è chiara:
✅ Una pentola in ghisa per robustezza e cottura perfetta
✅ Un calderone certificato secondo gli standard europei per il contatto con gli alimenti
✅ Il formato da 6 litri offre il perfetto equilibrio tra capacità e portabilità
✅ Tre gambe per stabilità senza attrezzature aggiuntive
È il compagno ideale per cucinare all'aperto in modo sano, semplice e senza limiti.
Presso Approche Libre , tutti i nostri prodotti sono testati sul campo. I nostri calderoni in ghisa sono selezionati sia per la loro robustezza che per soddisfare rigorosi standard di sicurezza alimentare.


Istruzioni per la cura di un calderone in ghisa
Una pentola in ghisa ben tenuta può durare una vita e persino essere tramandata di generazione in generazione. Ecco il nostro metodo per preservarne le qualità di cottura e prolungarne la durata.
1. Risciacquare con acqua fredda
Dopo l'uso, lasciare raffreddare la pentola, quindi sciacquarla con acqua fredda. Evitare shock termici (acqua ghiacciata sulla ghisa calda) che potrebbero causare microfessure.
2. Poco o niente sapone
La pentola in ghisa ha un rivestimento che migliora da sola con ogni utilizzo: un sottile strato protettivo formato dagli oli di cottura. Il sapone può danneggiarla, quindi limitate la pulizia a una spazzola rigida in fibre naturali per rimuovere eventuali residui.
3. Pulire accuratamente
Dopo il risciacquo, asciugalo immediatamente con un panno pulito o un asciugamano asciutto. L'umidità è il nemico numero uno della ghisa: favorisce la formazione di ruggine.
4. Protezione dell'olio
Una volta asciutto, applicare uno strato sottile di olio vegetale (cocco, colza, girasole, ecc.). Stendere uniformemente con un pennello adatto in fibra naturale .
Questo passaggio protegge la ghisa creando una barriera contro l'umidità, prevenendo così la corrosione. Ungere leggermente la superficie dopo ogni utilizzo è il modo migliore per mantenere una stagionatura perfetta e una superficie naturalmente antiaderente.
Con questo semplice rituale, il tuo calderone di ghisa sarà sempre pronto per tutte le tue avventure culinarie: dalle zuppe fumanti nel cuore dell'inverno agli stufati estivi condivisi attorno al fuoco.
Approche Libre vi propone un kit di due spazzole realizzate in fibre 100% naturali, perfette per pulire e ungere i nostri calderoni in ghisa.
Il kit contiene:
-
Una spazzola robusta e marrone, realizzata in fibre di sisal e palma, perfetta per pulire il calderone senza graffiare la ghisa o danneggiare il condimento.
- Una spazzola più morbida , realizzata in fibre di sisal, ideale per distribuire uniformemente il grasso vegetale, pulire verdure e radici e attrezzature da esterno.

